Deposito cauzionale e noleggio: uno strumento utile
E’ buona prassi nell’attività di noleggio ricorrere allo strumento del deposito cauzionale per proteggere in modo diretto ed efficace gli interessi del noleggiatore, a prescindere dalla tutela giudiziale molto spesso lenta ed incerta.
Il deposito cauzionale è uno strumento molto utilizzato dai noleggiatori per cercare di proteggere i propri interessi. Consiste infatti in una somma di denaro depositata dal conduttore al momento della conclusione del contratto o al momento della consegna del bene, volta a garantire l’adempimento di una serie di obbligazioni. Questo significa che in caso di violazione di una o più clausole da parte del conduttore, il locatore avrà diritto di trattenere una somma, in tutto o in parte corrispondente al pregiudizio subito.
Il vantaggio di questa soluzione è certamente quello di garantire un pronto risarcimento del noleggiatore in caso di violazione delle clausole contrattuali da parte del cliente, senza dovere aspettare i tempi, spesso molto lunghi, di un’azione giudiziale. Oltre a questo esercita talvolta anche una certa funzione deterrente nei confronti del cliente che, avendo depositato un’ingente somma di denaro, si astiene dal tenere certi comportamenti dannosi o imprudenti per paura di perderla. Nel caso invece in cui il rapporto giuridico vada a buon fine ed il bene noleggiato sia correttamente riconsegnato, fatto salvo il normale deperimento dovuto all’uso, dal momento
della fine del contratto nasce in capo al locatore un obbligo giuridico di restituzione di tal somma di denaro. In caso di ritardo nella restituzione pertanto il noleggiatore potrà essere soggetto all’obbligo di risarcire l’eventuale danno e potranno essere applicati alla somma anche interessi di mora.
Nel caso in cui poi il deposito cauzionale venga depositato a mezzo carta di credito, una volta terminato il contratto la somma bloccata attraverso il sistema di pagamento elettronico dovrà essere sbloccata e resa nuovamente disponibile al conduttore. L’utilizzo dei dati della carta di credito per eventuali e future obbligazioni sorte in capo al cliente in relazione al contratto di noleggio (danni scoperti in seguito o sanzioni da circolazione stradale rinotificate a distanza di tempo al noleggiatore, per le quali si ricorda è prevista una responsabilità solidale tra cliente e noleggiatore) non deve invece essere ritenuto lecito, mancando una specifica manifestazione di volontà del cliente a tale successivo prelievo di denaro, anche se previsto all’interno delle condizioni generali di noleggio.
Da ultimo si può ancora aggiungere che l’importo del deposito cauzionale deve essere proporzionato rispetto al valore del bene concesso in uso. Non è ammissibile un deposito cauzionale che ecceda il valore del bene noleggiato poiché potrebbe dare luogo ad un ingiusto arricchimento da parte del noleggiatore.
NOTIZIE DEL DOSSIER Aspetti legali del noleggio
E’ ormai riconosciuto che una delle situazioni che espongono i lavoratori del noleggio al rischio maggiore di infortunio è il carico e scarico dei macchinari dai veicoli utilizzati per il loro trasporto. Per questo motivo l’azienda di noleggio deve prestare la massima attenzione a questa fase e predisporre procedure di sicurezza efficaci, oltre che inserire limitazioni di responsabilità in contratto per il caso in cui il carico e scarico sia effettuato dal cliente.
E’ prassi comune nell’attività di noleggio di macchinari e attrezzature farsi rilasciare, come deposito cauzionale a garanzia, un assegno senza data da incassare in caso di inadempimento. Questo comportamento può esporre il noleggiatore anche a responsabilità penale per appropriazione indebita.
Dall’analisi di numerosi contratti di noleggio ogni anno emerge che non tutte le aziende si organizzano in modo corretto e talvolta predispongono anche moduli non strettamente necessari. Proviamo a fare chiarezza sul punto, partendo dal fatto che il contratto deve essere quello del noleggiatore
E’ buona prassi nell’attività di noleggio ricorrere allo strumento del deposito cauzionale per proteggere in modo diretto ed efficace gli interessi del noleggiatore, a prescindere dalla tutela giudiziale molto spesso lenta ed incerta.
Il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha emanato recentemente il “Documento di indirizzo sulla conservazione dei metadati” dove prescrive a tutti i datori di lavoro di verificare la conservazione dei dati raccolti tramite i software utilizzati per la gestione della posta elettronica. In seguito a numerose richieste di chiarimento il Garante ha aperto una doverosa consultazione pubblica in merito, differendo l’efficacia del documento.
E' stata introdotta in Italia la disciplina relativa alla protezione dei c.d. “whistleblower”.
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